Nasce un nuovo modo di “essere cittadini”, più consapevoli e partecipativi, in grado di influenzare i trend e le scelte dei “grandi” (politici, istituzioni, imprese e media tradizionali). I nuovi media a disposizione permettono loro di far sentire le proprie istanze, di unirsi tra categorie e comunità, determinare i cambiamenti nella società attraverso scelte di consumo responsabili e comportamenti etici.

mercoledì 29 gennaio 2014

Su cosa risparmiano gli italiani

1 – Riducono i pasti fuori casa

2 – Riducono le spese di abbigliamento

3 – Acquistano marchi alimentari più economici
 

 
 
Sono queste le tre principali strategie di risparmio adottate dagli italiani in periodo di crisi secondo l’indagine Nielesen Global Survey of Saving and Investment Strategies di recente pubblicazione. Siamo più attenti a risparmiare rispetto alla media europea (Italia 36%, Ue 33%), anche perché sfiduciati sulla ripresa economica: solo un  italiano su 10 è certo di raggiungere i propri obiettivi finanziari mentre per circa il 70% degli intervistati non sarà cosi facile e, pertanto, rinuncia a investire in una seconda casa, nel matrimonio oppure nella nascita di un figlio.
Nonostante ciò, secondo l’Istat, la fiducia dei consumatori risale a gennaio 2014: il relativo indice del clima di fiducia, infatti, aumenta a 98 dal 96,4 del mese precedente, a fronte di un lieve peggioramento dei giudizi sulle condizioni economiche attuali del paese (il saldo passa da -129 a -130) e un deterioramento significativo delle aspettative (da -18 a -26). Per Federconsumatori e Adusbef si tratta di dati ‘incomprensibili’: dalle rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che nell’ultimo triennio, la contrazione dei consumi delle famiglie toccherà quota -9,2%, che equivale ad una caduta della spesa delle famiglie di circa 65,4 miliardi di euro, e una progressiva e sempre più profonda erosione del potere di acquisto delle famiglie (-13,4% dal 2008 ad oggi), fino a costringerle a modificare anche le abitudini più stabili e radicate, come quelle relative ai consumi alimentari. Questi ultimi sono di fatto diminuiti, come conferma il Watch & Buy Report trimestrale di Nielsen riferito al terzo trimestre 2013: la riduzione del carrello della spesa e il comportamento del consumatore orientato al risparmio hanno portato ad una chiusura flat del fatturato Grocery a Totale Italia, trainato però dall’ottima performance del Discount, che ha raggiunto una quota a valore pari a 6,8%.

Insomma, è ancora necessario adottare strategie di cauto risparmio. Per suggerimenti e spunti si può leggere e intervenire qui.

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