Nasce un nuovo modo di “essere cittadini”, più consapevoli e partecipativi, in grado di influenzare i trend e le scelte dei “grandi” (politici, istituzioni, imprese e media tradizionali). I nuovi media a disposizione permettono loro di far sentire le proprie istanze, di unirsi tra categorie e comunità, determinare i cambiamenti nella società attraverso scelte di consumo responsabili e comportamenti etici.

lunedì 23 dicembre 2013

100 modi per risparmiare

Qualche tempo fa il programma fedeltà Nectar ha lanciato un concorso per premiare le migliori idee dei consumatori sul tema del consumo intelligente. Traggo spunto da quella iniziativa per raccogliere le tra i lettori di questo blog le soluzioni da condividere per riuscire a risparmiare senza troppe rinunce.

Vorrei arrivare a 100 idee, iniziando da quelle proposte dai vincitori del suddetto concorso.

Chi vuole può integrare la lista.

1) Utilizzare temporizzatori per far funzionare gli elettrodomestici in orario notturno e ciabatte in modo da spegnerli senza lasciarli in stand by.

2) Fare la spesa con la lista per non sforare e avvalersi delle offerte per i prodotti di normale utilizzo.

3) Fare la spesa senza bambini perché inducono ad acquisti superflui.

4) Riciclare gli avanzi di cucina rielaborando nuove ricette.

domenica 22 dicembre 2013

Depontani



Foto: Adolfo Ziofoffo Matteucci
Secondo Timeo - leggo in "I supplizi capitali" di Eva Cantarella - i sardi erano usi a inseguire gli ultrasessantenni, bastonandoli, fino a precipitarli dall’alto di una roccia.
Tutto ciò ridendo: il riso “sardonico” era evidentemente rituale. 
Plinio riporta come i vecchi, presso gli Sciiti, stanchi della vita si lanciavano spontaneamente da una rupe e lo stesso avveniva presso i cantabri, antenati degli odierni baschi, secondo il racconto di Silio Italico, al compimento dei sessant’anni sentendo venir meno le forze. Anche a Roma, l’eliminazione degli anziani buttati nel Tevere pare fosse un antico uso (guarda caso i sessantenni erano chiamati depontani ed era in uso un detto: Sexagenari de ponte) del quale lo stesso Ovidio si rammaricava, e che Cicerone cita a contrario narrando l’episodio di un tale che ancora non aveva compito la fatidica età e che si era trovato a subire analogo trattamento, definendolo contra mores maiorum.

mercoledì 11 dicembre 2013

Social power

A ogni conferenza stampa cui partecipo il mantra è sempre lo stesso: il consumatore deve essere messo al primo posto nelle priorità di marketing aziendale. Che si tratti della presentazione di un nuovo prodotto, di una soluzione social, di un sistema promozionale o di una qualsiasi altra iniziativa commerciale, è sempre lui il protagonista.
Chiamatelo cliente, utente, consumatore, cittadino, poco importa. Tutti lo cercano, lo vogliono “targhettizzare” (brutto anglicismo per dire, inquadrare in un gruppo, segmentare), conoscere, avvicinare, incoraggiare, fidelizzare, ammansire, portarlo dalla propria parte, convincerlo con una splendida brand reputation. Non si tratta più solo di vendergli qualcosa. Anzi, spesso le aziende sono disposte a donare pur di conquistarlo. No, si teme il suo giudizio e si è consci che l’opinione del singolo, tanto meglio, se leader perché inserito in una rete di contatti diffusa, è un elemento determinante del successo.

venerdì 1 marzo 2013

Cicoria amica della linea


L'indivia favorisce la digestione e può aiutare a dimagrire
Vitamine, potassio, calcio e carotene: grazie ai suoi molteplici componenti, la cicoria belga è una verdura molto sana. In cucina può essere utilizzata per gustosissimi piatti.
Molti anni fa, un giardiniere belga trovò in una cantina una radice di cicoria dimenticata che, nel buio, aveva sviluppato nuovi germogli. Questi erano pallidi, ma avevano un gusto meno amaro rispetto alla pianta madre. Ora è diventata un'apprezzata insalata invernale.

Poco importa se mangiata sotto forma di croccante insalata oppure se cotta al vapore: l'indivia arricchisce la nostra cucina, soprattutto durante la stagione più fredda. Si tratta infatti di un ortaggio invernale, anche se è vero che i suoi germogli si possono piantare durante tutto l'anno. Infatti, continua a crescere anche quando pochi altri tipi di insalata si trovano già sugli scaffali dei supermercati.
Grazie ai suoi numerosi componenti, la cicoria belga è una verdura molto sana. Contiene le vitamine C, B1 e B2 nonché potassio e calcio. Anche il carotene è presente in grandi quantità. Contiene inoltre solo poche calorie. «È una verdura particolarmente indicata per diabetici e persone in sovrappeso», sostiene Maria Imfeld, consulente alimentare di Zurigo.

sabato 23 febbraio 2013

Ricerche e studi

Havas Worldwide: Prosumer Report 2013
Consumatori più consapevoli, partecipativi e responsabili
L’indagine “Prosumer Report 2013” realizzata da Havas Worldwide delinea una nuova tipologia di cittadino che influenza i consumi e acquisisce sempre più potere anche grazie ai social media. L’analisi, condotta su un panel di oltre 10.000 persone, in 31 paesi, tra cui per la prima volta l’Italia (500 intervistati) prende in esame due categorie di consumatori: i “Prosumer” e i “Mainstream”.


 

I Prosumer sono la frangia dei consumatori più evoluta che influenza i trend e i consumi a livello mondiale. Rappresentano all’incirca il 15–20% del totale. In questo studio i Prosumer rappresentano il 21% del campione e presentano le seguenti caratteristiche chiave:
- Cercano costantemente informazioni e nuove esperienze
- Accolgono le innovazioni
- Adottano in maniera entusiasta le nuove tecnologie e i nuovi media
- Trasmettono attitudini e idee
- Esigenti con le marche
- Molto influenti e ricercati per le loro opinioni e raccomandazioni

I Mainstream: rappresentano la maggioranza dei consumatori di un paese e sono all’incirca il 75%- 80% del totale.

Il dato più eclatante della ricerca, a livello globale, è l’emergere di un cittadino con più potere nella società di oggi, grazie anche ai social media che permettono loro di far sentire le proprie istanze, di unirsi tra categorie e comunità, determinare i cambiamenti nella società attraverso scelte di consumo responsabili e comportamenti etici.

giovedì 14 febbraio 2013

La Terza Ondata


Nel 1980 La Terza Ondata di Alvin Toffler predisse il tramonto dell’era industriale e la nascita di una nuova civiltà. Sono riuscito a procurarmi una copia del libro pubblicato da Sperling & Kupfer nel 1987, oggi non più in catalogo, per capire cosa intendesse l’autore con il termine prosumer: vi ho trovato molto di più, una “visione” del futuro che corrisponde in gran parte al nostro presente. A quanto pare siamo ormai in piena terza ondata, dopo le due precedenti, rappresentate dalla fase agricola e dalla fase industriale che hanno caratterizzato la storia dell’umanità.

La terza ondata – secondo quanto ipotizzava Toffler 35 anni fa - si caratterizza per essere estremamente tecnologica e antindustriale, basata su:

- fonti di energia diversificate e rinnovabili;
- nuovi metodi produttivi;
- nuove forme sociali e familiari;
- superamento della fase di mercato che prevede la separazione tra consumatore e produttore innestata dalla fase industriale, ma non così accentuata nella fase agricola, dove ciascuno produceva in gran parte per sé e in minima parte per gli scambi.

L’industrialismo ha poggiato e poggia ancora su sei principi reciprocamente correlati, originati dalla separazione di chi realizza e di chi consuma le cose che oggi risultano quanto meno obsoleti:

- standardizzazione
- specializzazione
- sincronizzazione
- concentrazione
- massimizzazione
- centralizzazione

La terza ondata porta a un ribaltamento di questi concetti: aumenta la domanda di partecipazione al management, consente maggiore controllo da parte dei lavoratori, consumatori e cittadini, determina un forte decentramento del potere. Cambia anche la produzione, da standard a sempre più personalizzata: i prodotti sono realizzati in piccola serie, parzialmente o completamente in conformità alle specifiche richieste dei clienti. I manager dipendono sempre più dalle informazioni che provengono dal basso.

Il cambiamento epocale non riguarda solo il mercato, ma tutte gli ambiti all’interno dei quali si muove l’individuo (familiare, sociale, statale ecc) e in particolare lo spazio relativo alla conoscenza che Toffler chiama “Infosfera”. Ecco le differenze fondamentali tra i tre momenti:

1° ondata: nessuna informazione disponibile oltre a ciò che era percepibile nelle immediate vicinanze;
2° ondata: moltiplicazione dei canali dai quale trarre la rappresentazione della realtà; di fatto monopolio delle immagini prodotte in modo centralizzato;
3° ondata: i media sono demassificati e la diffusione della tecnologia da vita a comunità elettroniche. Crollano i grandi giornali, i canali televisivi generalisti, aumenta il numero e la diversificazione delle fonti, cresce l’interiezione, nascono nuovi media, cambia l’immagine che abbiamo del mondo.

Al posto di una massa che riceve gli stessi messaggi, vi sono gruppi demassificati in espansione che ricevono e si inviano reciprocamente una considerevole mole di immagini prodotte da loro stessi. Le opinioni su qualsiasi argomento stanno diventando meno uniformi. Dinanzi all’enormità di immagini che giungono, ciascuno costruisce le proprie categorie concettuali e a organizzare nei modi più congeniali il materiale. Ciò costringe a inventare e reinventare un nuovo modello mentale di realtà. L’intelligenza è maggiormente distribuita, e cresce la memoria sociale, ossia la capacità di immagazzinare, archiviare, ricordare, attingere alle informazioni. Soprattutto tale capacità è attiva ed estensibile.

Si tratta di una rivoluzione globale, una brusca svolta nella storia nella quale un ruolo fondamentale è ricoperto dal prosumer. Appena terminato il libro, vi dirò di chi si tratta.

martedì 1 gennaio 2013

Video interessanti

Il video di Change.org, sito specializzato nella raccolta di petizioni online